“Chi Muore Giace -Chi sopravvive difficilmente si dà pace”

“Chi Muore Giace … Chi sopravvive difficilmente si dà pace

”Questa purtroppo è  la realtà a discapito dei proverbi.

Ma andiamo per ordine.

Tonino Sansone Florio, nato a Marsala il 6.3. 1920 – figlio di Gaspare e Farina Giuseppa;

Ignazio Sansone, nato a Marsala il 13.7.1922 figlio di Giuseppe e Albegiani Maria;

 

Cugini, molto legati fin da bambini, la 2^ guerra mondiale li vede coinvolti riservando per loro un triste simil destino.

Con l’entrata in guerra dell’Italia, Tonino  si arruola nel Regio Esercito Italiano impiegato quale Ufficiale di Cavalleria;

Ignazio invece fu Sottoufficiale nel Reparto Raggruppamento Bombardamento 3 Squadra Aerea – Roma – per la Regia Aeronautica Militare

Molte le operazioni militari cui hanno partecipato per difendere il Paese dai nemici.

Ma Chi erano i nemici, i Tedeschi ex alleati e divenuti successivamente  nemici, o gli Americani ex invasori divenuti  alleati con l’armistizio firmato in segreto a Cassibile.  

Giorni di guerra

Tra il 9 e il 10 Luglio 1943, come sappiamo dalla storia, l’armata Anglo-Americana, con 2.800 tra navi e mezzi da sbarco, 150 mila uomini, 600 carri Armati, 1000 cannoni, si presentò davanti le coste siciliane dando inizio all’operazione Huski che prevedeva l’invasione della Sicilia.

Il 16 luglio 1943 fu un giorno particolarmente infausto.

La Royal Navy impegnata in forze a sostegno dell’operazione Huski (sbarco in Sicilia) duramente colpita dalla difesa italiana e perdendo un gran numero di aerei e navi, aveva scatenato un vero inferno di fuoco nel cielo del Mediterraneo.

Ignazio Sansone impegnato in quella battaglia aerea veniva colpito dal fuoco dagli Anglo-americani precipitando col suo aereo e ponendo di conseguenza fine alla sua giovane vita.

Tonino Florio, successivamente, con la costituzione del  Movimento di Liberazione Nazionale, aderiva al movimento quale Partigiano ma trovando la morte il 17.10.1943 fucilato dai nazi-fascisti a San Bartolomeo di San Secondo di Pinerolo (To).

Epilogo:

Oggi, a Marsala Tonino – quale Partigiano – viene giustamente ricordato con l’intestazione di una piazzetta;

Ignazio nessuno lo conosce.

Due ragazzi, uno di 21 anni morto sotto i colpi degli Anglo-Americani; l’altro di 23 anni  fucilato dai Nazi-Fascisti, Entrambi morti  nella piena convinzione di difendere il “Sacro Suolo”, la Patria “  la “Famiglia”.

Ma né le loro famiglie  né le famiglie di tanti altri giovani morti come loro  per la Patria riuscirono  mai a trovare pace come da proverbio “CHI MUORE GIACE…CHI RESTA SI DA’ PACE”.

 

(Antonino Ampola)