Golfo di Oman
19 Marzo 1920 – Affondamento del Galvani
Antonino Martinico, figlio di Filippo e Grifò Francesca, nato a Marsala il 19 Marzo 1920, elettricista di Bordo imbarcato sul Regio Sommergibile “ Galvani” e disperso in mare a seguito affondamento dell’unità navale.
AI comando del capitano di corvetta Renato Spano, il Sommergibile della Regia Marina “Galvani” appartenente alla 81^ squadriglia Sommergibili, partì per la sua prima missione di guerra il 10 giugno 1940 diretto nella zona di agguato assegnatagli all’imboccatura del Golfo di Oman nella quale il battello giunse la sera del 23.
Il 24 Giugno, in base probabilmente alla precedente cattura di altro sommergibile “Galileo Galilei” da parte dei Britannici, ove avevano rinvenuto l’ordine delle operazioni nel quale era chiaramente indicata la data di arrivo e la zona in cui il Galvani doveva operare, vennero dislocati il cacciatorpediniere Kimberly e la corvetta Falmouth.
Alle ore 23.08 il Falmouth, avvistato il sommergibile Galvani ad una distanza di appena 550 metri, aprì il fuoco colpendolo a poppa.
Immersosi immediatamente, col sacrificio ammirevole del secondo capo silurista Pietro Venuti che, per evitare l’allagamento totale del battello si chiuse stoicamente nel locale squarciato e bloccando su di sé la porta stagna, fu sottoposto ad un violento lancio di bombe il cui scoppio danneggiò irrimediabilmente il battello che fu costretto ad emergere per tentare un’estrema difesa con le armi di bordo.
Sfortunatamente nessuna reazione fu possibile porre in atto poiché la manovra di emersione riuscì solo parzialmente; dopo pochi minuti il Galvani affondò definitivamente, trascinando nei gorghi 26 uomini dell’equipaggio. Solo 31 furono i superstiti ( tra i quali anche il comandante Spano) recuperarati dalla corvetta britannica. Tra i dispersi figurava anche il Ventenne elettricista di bordo Antonino Martinico.
Il 27 Ottobre del 1940, il Ministero della Marina, su segnalazione del Comando supremo della Regia Marina, redigeva verbale di Irreperibilità a norma dell’art.124 della legge di guerra non avendo potuto riscontrare, dato il non ritrovamento del corpo, se egli fosse in vita oppure deceduto.
Elenco morti nell’affondamento del Galvani:
Giuseppe Andreoni, marinaio radiotelegrafista
Rodolfo Bassetti, tenente del Genio Navale (MAVM)
Raniero Boldorini, marinaio silurista
Gaetano Bollini, operaio militarizzato (motorista)
Giacomo Bonodi, sottocapo silurista
Armando Caporuzza, marinaio silurista
Silvio Cois, secondo capo radiotelegrafista
Vincenzo De Rosa, sottocapo cannoniere
Angelo Ferraris, sottocapo motorista
Umberto Gavioli, sottocapo motorista
Pietro Gemignani, guardiamarina (MAVM)
Pasquale Giaccari, marinaio
Rosvaldo Giungato, marinaio
Gerardo Leva, marinaio motorista
Antonino Martinico, marinaio elettricista
Edmondo Perra, marinaio fuochista
Emanuele Perrone, capo carpentiere di terza classe (MAVM)
Giuseppe Regolo, secondo capo elettricista
Achilleo Ricci, marinaio silurista
Vincenzo Sardella, marinaio
Nunzio Sottile, marinaio fuochista
Ruggero Tedesco, capo meccanico di terza classe
Aldo Torzuoli, capitano del Genio Navale (MAVM)
Luciano Vaschetti, sottocapo cannoniere
Pietro Venuti, secondo capo silurista (MOVM)
Dionisio Zampaglioni, marinaio elettricista