Dalle rovine di Mozia nasce Marsala.
Distrutta intorno al 397 A.C da Dionisio, tiranno di Siracusa, la piccola isoletta di Mothia, scalo fenicio per i traffici locali e mediterranei, i sopravvissuti profughi cercarono asilo e protezione in quella che sicuramente doveva essere una piccola città di pastori e contadini sita lungo le coste della vicina terraferma e che successivamente fu appellata Lilibeo.
Terra fertile, buoni pascoli, folti boschi e acqua abbondante che sgorgava dalle sue rocce, queste le caratteristiche del territorio riportate da Cicerone quando, ricoprendo incarico di questore della città di Lilibeo tra il 76 e il 75 a.C, la appellò “Splendidas civitas Lilibetana”.
Marsala Araba – Marsala Normanna -Marsala Sveva – Marsala Angioina – molte le dominazioni, molte le guerre che ha dovuto affrontare e in cui si è sempre distinta con onore.
Dalla guerra dei Vespri ai Picciotti di Garibaldi; dalla peste di Trapani del 1347 al bombardamento degli alleati dell’11 Maggio 1943, Marsala ha sempre versato il suo contributo in sangue dei suoi figli senza tirarsi mai indietro.
Molte le famiglie nobili di cui Marsala vanta i natali, ma è solo grazie ai Pastori e ai Contadini che hanno da secoli contribuito alla crescita dell’economia locale se oggi Marsala può ancora considerarsi “Splendidas civitas”.