Chiese e Luoghi di sepoltura nel 2° – 1500
Da sempre il pensiero della morte, evento che segna la fine dell’esistenza, ha interrogato l’uomo su cosa l’aspetti dopo il trapasso.
Fin dall’alba dei tempi ogni cultura , ogni forma sociale, ha cercato di esorcizzare la paura della morte (tanatofobia) con riti e modalità differenti che possano garantirgli un riposo e una eventuale nuova esistenza dopo il trapasso.
Sepolture in Chiesa.
Inizialmente il cristianesimo non ammetteva la sepoltura nelle chiese; poi furono proprio le chiese ad ospitare i cadaveri in luoghi antistanti (compreso il cortile e l’atrio), nel chiostro (talora definito ossario) e nelle zone limitrofe consacrate.
Ma quali i motivi per il seppellimento dei corpi nelle chiese.
Una prima risposta ci viene data dal Tractatus de sepulturis, capellis, statuis, epitaphijs, e defunctorum munimentis – tradotto da Floriano Dulfo nel “ I segni della morte e della fede nel XVII secolo – edizione integrale”
“In prima istanza per il fatto che, essendo tal luogo consacrato, i corpi dei morti non possono essere perseguiti dagli spiriti immondi come invece accade in altri luoghi;
In secondo luogo nel contesto di un cimitero i corpi dei defunti risultano affidati alla santa custodia di quei Santi cui è dedicata la chiesa e ciò in conformità di quanto menzionato nella precedente;
La terza ragione ciò accade per il motivo che la chiesa trionfante prega specialmente per quanti sono sepolti in quel luogo sacro;
Il quarto motivo è che quanti in quel luogo sono tenuti a servire messe più frequentemente e in modo peculiare sono obbligati a pregare per quelli che vi sono inumati”.
Ma da un attento esame vediamo che la sepoltura nelle chiese non è solo un fatto meramente spirituale quanto anche economico.
Nel medioevo per ottenere una sepoltura degna del defunto viene pagato un aggio il quale rappresenta una fonte di guadagno non indifferente per il clero e non di rado è causa di contrasti tra le varie parrocchie o confraternite .
Più la sepoltura è vicina alle reliquie, più è valutata.
Nelle chiese le famiglie nobili hanno le loro cappelle private ognuna delle quali è dotata di una moria o sepolcro in cui vengono deposte le spoglie degli appartenenti al nobile casato.
(Naturalmente la sepoltura in queste morie avviene dietro pagamento della cosiddetta quarta funeraria).
Chi non aveva disponibilità economica per pagare la sepoltura veniva assistito da confraternite e da chiese disposte ad accogliere le salme.
Editto di Saint Cloud
Quello che inizialmente era prassi normale, la sepoltura dei defunti all’interno delle città e delle chiese, con l’editto di Saint Cloud emanato da Napoleone il 12.6.1804 e successivamente esteso al Regno d’Italia il 5.9.1806, viene a scatenare un intenso dibattito pubblico.
L’editto stabilisce che le tombe vengano poste al di fuori delle mura cittadine, in luoghi soleggiati e arieggiati e che siano tutte uguali sia per una questione igienico sanitaria che per evitare discriminazione tra morti. Inoltre, per i defunti illustri una commissione di magistrati, valutandone i meriti, può autorizzarne un epitaffio da scolpire sulla tomba.
Marsala –
Chiese e Luoghi di sepoltura nel 2° – 1500
Benchè la principale chiesa ove avvenivano le sepolture fosse la Chiesa Madre (168 Adulti e 330 Bambini nel solo quadriennio 1566 – anno di inizio della tenuta del registro dei defunti al 1570 ), altre chiese in tal periodo si organizzarono alla sepoltura dei defunti con cimiteri limitrofi alle chiese o all’interno.
Prendendo a base lo stesso periodo, dai registri conservati presso l’Archivio storico ecclesiastico della Chiesa Madre ove venivano annotati tutti i decessi – si può risalire anche anche ai nomi e l’età dei defunti oltre che le chiese di sepoltura.
Tra le chiese maggiormente menzionate troviamo:
B.V. dei Miracoli : Convento Frati Minori Osservanti – (Padri Zoccolanti – Figli di San Francesco).
Chiesa Maria SS. della Catena – La Nova
Chiesa Madonna Addolorata – Madonna del Tuono
Chiesa del Colleggio dei Gesuiti –
Chiesa dei Cappuccini –
Chiesa San Francesco d’Assisi – Convento Frati Conventuali Osservanti
Chiesa San Francesco di Paola –
B.V. delle Grazie – Convento Padri Scalzi – 3° ordine Francescano –
Madonna della Cava – Convento Padri Agostiniani – Precedentemente Chiesa di San Agostino.
Madonna della Grotta – Ex Convento Basiliano affidato alla Compagnia di Gesù.
Madonna dell’Itria – Convento Agostiniani Scalzi.
San Girolamo – Convento Agostiniani Riformati
San Pietro – Convento Ordine Domenicano
Santo Stefano – Convento Suore dell’Ordine delle Agostiniane Riformate.
Madonna del Rosario
Chiesa di San Domenico
Chiesa di San Sebastiano – altrimenti detto delle Anime del Purgatorio
Chiesa di San Biagio – Ospedale di Città
Chiesa di San Giacomo – Monte di Pietà
Chiesa di San Giovanni Battista
Chiesa di San Giuseppe
Chiesa di San Sebastiano
Chiesa di San Vito
Chiesa di Santa Anna
Dal 1570 alla fine secolo, benchè da dati statistici l’aumento demografico della citta non fosse di rilevante entità, altre chiese si organizzarono per la sepoltura dei morti.
(Antonino Ampola)
Storia Chiese e luoghi di sepoltura in aggiornamento.-